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"Se si pensa a persone non vedenti che praticano il rafting, la reazione di chiunque sarebbe sicuramente di incredulità. Eppure, unendo buona volontà e quel pizzico di follia che da sempre caratterizza il Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi, questo sogno si è trasformato in realtà". Così inizia il racconto di Samuel Frasson, Consigliere Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi, che lo scorso 13 settembre si è cimentato insieme ai suoi compagni in una discesa rafting. Bellissima esperienza anche per noi del MonrosaTEAM!

"Ogni anno, quando la bella stagione non ci permette di infilare gli sci ai piedi, noi del Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi cerchiamo di svolgere attività collaterali sempre nuove e coinvolgenti. Così quest'anno abbiamo pensato: perché non il rafting? Naturalmente la risposta di ciechi e guide è stata subito di grande entusiasmo e partecipazione, d'altra parte non ci si poteva aspettare diversamente dal primo gruppo di sciatori ciechi nato in Italia!

Sabato 13 settembre ci siamo quindi recati pieni di aspettative e curiosità al Centro Canoa Rafting Monrosa dove siamo stati accolti dallo staff con grande cordialità. Personalmente non ero mai salito su un gommone di rafting e confesso che la cosa mi intimoriva anche un pò; in più l'utilizzo di quell'attrezzatura ingombrante (muta, salvagente e giacca) e la consapevolezza dell'acqua gelata del Sesia non facevano altro che accrescere il mio disagio. Tuttavia, appena Piero ha iniziato a spiegarci come salire sul gommone, come tenere in mano la pagaia "senza lasciare mai l’oliva" e a come sederci in sicurezza, mi sono sentito subito più rilassato.

Abbiamo creato 6 equipaggi composti da 3 vedenti e 3 non vedenti, ciascuno con la propria Guida, e io sono capitato proprio nel gommone di Piero! Dopo esserci disposti sul gommone in modo da bilanciare il peso, abbiamo iniziato a pagaiare e a prendere dimestichezza col fiume. La cosa più difficile in questa fase era coordinarci per pagaiare a tempo, ma grazie alle Guide che ci davano il ritmo, abbiamo trovato subito una sorta di sintonia.

 

A un certo punto abbiamo affrontato la prima rapida: le Guide ci hanno spiegato come sederci all'interno del gommone in modo da evitare l'impatto con eventuali sassi e abbiamo iniziato a scendere; ovviamente stavamo per incagliarci ma per fortuna l'esperienza delle Guide ci ha permesso di uscirne indenni. Quando sembrava che il rafting fosse lo sport adatto a noi, ecco che è giunto il tanto temuto momento: il bagno nel Sesia! Siccome le cadute in acqua sono molto frequenti nel rafting, abbiamo provato a immergerci nel fiume, cercando di seguire la corrente con i piedi. A questo punto le nostre Guide dovevano raggiungerci, agganciarci con una corda e simulare un salvataggio. Il contatto con l'acqua gelata non è stato piacevole, ma la presenza della muta e il fatto che i piedi si erano già abituati alla temperatura dell'acqua ha attutito il trauma.

A questo punto tutti eravamo ben svegli e a nostro agio sui gommoni e pronti per dar vita ad una serie di divertenti gare tra gli equipaggi. Il tempo di scendere dai gommoni però è arrivato troppo presto, ma nessuno sapeva che il momento più difficile non fosse quello del rafting... ma piuttosto risalire il fiume con i gommoni in mano e superando una serie di ostacoli impervi come massi, piante rampicanti, terreno sconnesso e chi più ne ha più ne metta.

La giornata si è conclusa con una megagrigliata, per non perdere quello spirito goliardico che da sempre è la peculiarità del nostro gruppo! Alla fine di questa giornata, eravamo tutti molto soddisfatti per aver vissuto questa esperienza così emozionante. A nome del gruppo ci terrei a ringraziare Piero e tutto lo staff del MonrosaTEAM che, nonostante non avesse mai introdotto al rafting persone non vedenti, si è dimostrato subito molto disponibile e desideroso di farci divertire. Speriamo che in futuro si possa replicare, magari azzardandoci a provare rapide sempre più complesse!".

Samuele Frasson,
Consigliere Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi